Con una disoccupazione europea al 10% e quella giovanile in Italia che si attesta al 30% è ovvio quanto sia difficile trovare un nuovo impiego. Proprio per questo molti sono disposti a tutto pur di lavorare con il rischio di cadere vittime di qualche truffatore. E’ questo quello che emerge dall’ultima inchiesta dell’Unione Nazionali dei Consumatori che ha rilevato una forte diffusione delle truffe a danno di chi cerca un impiego. Ma quello che preoccupa di più sono le parole del Segretario Nazionale dell’associazione il quale sostiene che “A farne le spese sono soprattutto i giovani che, desiderosi di accedere al mondo del lavoro, diventano vittime predilette di questi raggiri trascurando quelli che sono invece dei veri e propri campanelli di allarme“. Un dato molto preoccupante che deve mettere in guardia tutti quei ragazzi, studenti universitari e non, che si mettono in cerca di un lavoro specialmente in questo periodo, in vista dell’estate.
Tuttavia i ragazzi non sono le uniche vittime. Secondo Sonia Galardo, capo ufficio stampa dell’UNC “complice la crisi, stanno aumentando anche i casi di truffe in danno di persone appartenenti ad altre fasce di età, come padri di famiglia che hanno perso il lavoro e sono in cerca di una nuova occupazione”.Moltissimi i casi rilevati dall’inchiesta che ha selezionato le situazioni che con maggiore frequenza sembrano verificarsi a chi è in cerca di un’offerta di lavoro:
1) Al provino segue la richiesta di un corso di formazione a pagamento con la promessa di una finta assunzione: in questo caso bisogna sempre diffidare in quanto se l’azienda è interessata alla nostra professionalità sarei lei stessa a sostenere il costo della nostra formazione;
2) Realizzazione di un costoso book fotografico: è la classica truffa che specula sul sogno di molte giovani donne (ma anche di uomini) di entrare nel mondo dello spettacolo. In questo caso è opportuno affidarsi solo ad agenzie riconosciute a livello nazionale e la cui professionalità sia comprovata;
3) Iscrizione a un club che nasconde meccanismi di vendita piramidali: assolutamente da evitare in quanto si tratta di vere e proprie “catene di sant’antonio” o simili;
4) Lavoro a domicilio con lauti guadagni: con i mezzi che il web ci offre oggi è possibile lavorare da casa ma è sempre opportuno diffidare da chi propone guadagni immediati e molto elevati per lavori di dubbia utilità;
Ma, oltre a questi casi, come è possibile capire quando ci si trova di fronte ad un falso annuncio di lavoro o, quantomeno, di fronte a qualcosa di sospetto?
Per prima cosa è importante prestare attenzione a dove e come viene effettuato il colloquio. Se l’azienda agisce in maniera poco professionale o si effettua un colloquio in ambienti non idonei o quanto meno sospetti, deve sempre scattare il campanello di allarme. Un altro segnale che può avvertire chi è in cerca di lavoro che si è in presenza di una possibile truffa è la richiesta di denaro per cominciare la propria attività o la fretta di far firmare il contratto.
In questi casi è opportuno prendere tempo ed effettuare delle verifiche per controllare che si tratti di un’azienda seria e scongiurare la truffa.
Un controllo molto rapido si può fare cercando sul web il nome dell’azienda e vedendo se si trova qualche caso di eventuali truffe. Un controllo più approfondito, invece, può essere effettuato verificando la partita iva dell’azienda sul sito dell’Agenzia delle entrate o, ancora meglio, con una visura presso il Registro delle Imprese.
Chiunque fosse incappato in un’offerta di lavoro che si sia rivelata una truffa può raccontare la propria esperienza nello spazio qui sotto dedicato ai commenti.
ciao a tutti, sono una mamma , casalinga, alla ricerca di un lavoro perche’ mio marito e un par time,
qualche settimana fa sono stata contattata tramite mail da una azienda spagnola lA TOLEDO FOOD SL che OFFRIVA LAVORO CON CONTRATTO PART TIME DA CASA E CON IL PC e ricercava agenti su territorio italiano.con un buon stipendio al mese
mi hanno mandato via email per la seconda volta una lettera dove spiegava il lavoro in cosa consisteva. veramente molto molto chiaro e semplice il da farsi. praticamente loro volevano i miei dati bancari e personali ed io li ho inviati dopodiche’, loro dovevano mandare sul mio conto dei bonifici da parte dei loro clienti ed io a mia volta li dovevo prelevare e spedirli a persone che mi dicevano loro con sms tramite money gram o western union naturalmente il mio guadagno era circa il 6 percento della somma ricevuta. questa ditta si e presentata come ditta di importazione e esportaz carni dall estero africa russia etc etc..ma si e verificata una truffa. io ora sono stata denunciata da colui che mi ha mandato il bonifico, ma cari amici mi sa che costui fa parte della banda, perche’ sulla lettera che la ditta mi ha mandato c e anche scritto che io una volta ricevuta la somma sul mio conto, il cliente mi inviava una dichiarazione dove mi diceva che i soldi non erano i miei. BHE, IO LA DICHIARAZIONE L HO AVUTA IN COSA? LA DENUNCIA . ORA MI TROVO NEI CASINI E NON SO COME MI DEVO COMPORTARE. SPERO CHE SI RISOLVI TUTTO IN BREVE . VOLEVO SOLO LAVORARE E IN VECE ORA MI TROVO NEI CASINI SENZA SAPERLO.
Grazie Mariangela per aver condiviso la tua esperienza, hai di fatto salvato me e la mia famiglia dai casini, visto che stavo per mandare i miei dati a quegli infami truffatori di toledo food.
Io non sono un esperto legale ma penso che se tieni tutta la documentazione,come le mail ricevute ed inviate, a riprova della malafede, potrai a tua volta denunciarli per truffa ed ottenere giustizia.Cordiali saluti Aldo.
ciao mariangela, a me è successa la stessissima cosa!!! purtroppo….ora ho fatto la denuncia-querela nell’attesa che mi arrivi qualche brutta cartolina da parte dei carabinieri o del tribunale….perchè arriverà sicuramente…sono in mano ad un mio amico avvocato che mi guiderà(spero) fuori da questi casini…
ciao ed in bocca al lupo.
marco