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Rc auto: gli italiani ne sanno poco

Anche se ci lamentiamo molto del caro prezzi delle polizze rc auto ne sappiamo ancora molto poco. Questo è quello che emerge dal report diffuso da chiarezza.it, uno dei più importanti comparatori di polizze auto italiani, che ha “fotografato” la preparazione degli italiani in materia assicurativa. I risultati, come era prevedibile, sono stati davvero molto scarsi tanto che una buona percentuali dei partecipanti all’indagine ha ammesso di saperne poco e di informarsi ancora meno. Nonostante questo una buona parte delle persone è riuscita a rispondere in maniera corretta ad alcuni quesiti sull’argomento ma dimostrano, comunque, scarso interesse verso il mondo assicurativo. Non a caso il commento del responsabile di chiarezza.it, Francisco Garcia, è stato al quanto chiaro: “Secondo quanto abbiamo raccolto, in fase di sottoscrizione della polizza, molti automobilisti ammettono di rinnovare automaticamente l’accordo con la stessa compagnia o di rivolgersi al proprio agente di fiducia“.

Insomma gli italiani escono da questa indagine come un popolo pronto a lamentarsi ma molto meno pronto a informarsi. Tuttavia, come sottolineato dallo stesso Francisco Garcia si sta assistendo ad un veloce cambiamento di tendenza dovuto, anche, alla crisi economica: “è importante evidenziare che questo periodo di crisi ha reso gli utenti molto più accorti e critici: il 43%, infatti, ha dichiarato di utilizzare i servizi offerti dai comparatori online per confrontare le diverse offerte sul mercato. Questo sondaggio conferma la crescita a due cifre dei volumi di ricerca online di servizi di comparazione di polizze registrata negli ultimi mesi“.Vediamo, quindi, di analizzare più attentamente il report di chiarezza.it. Ai partecipanti all’intervista sono state poste alcune domande relative ai temi “caldi” del panorama assicurativo e le risposte non sono sempre state attente.

Tra le più interessanti segnaliamo quella relativa al decreto Bersani (la norma che prevede la possibilità di utilizzare la classe di merito più bassa in famiglia per assicurare una nuova auto) dove ben il 73% dei partecipanti ha risposto in maniera corretta.

Da segnalare anche la domanda relativa al decreto liberalizzazioni introdotto dal governo Monti dove ben il 75% degli intervistati ha risposto, giustamente, che sancisce l’obbligo per le agenzie e gli intermediari di fornire almeno 3 offerte di diverse compagnie di assicurazione.

Nonostante queste buone risposte ben il 35% dei partecipanti ammette di informarsi poco su tutto ciò che riguarda le polizze auto mentre il 33% dichiara di informarsi solo in caso di novità eclatanti.

Questo dato, quindi, dimostra che gli italiani si informano ancora troppo poco sfruttando i canali di informazione alternativi mentre la televisione e i grandi quotidiani (cartacei e online) continuano a fare da cassa di risonanza. Tutto questo a danno degli stessi automobilisti visto che una maggiore informazione permetterebbe di conoscere meglio gli strumenti del settore aiutando a risparmiare sulle polizze auto.

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