Il gruppo farmaceutico svizzero Roche ha chiuso il 2011 con un incremento della redditività al di sopra delle attese: stando a quanto affermato dai vertici societari dell’azienda elvetica, infatti, l’esercizio si sarebbe concluso con uno sviluppo dell’utile netto pari a 7 punti percentuali a quota 9,5 milioni di franchi svizzeri (circa 7,9 miliardi di euro), nonostante un tasso di cambio sfavorevole che non ha certo giovato ai ricavi esteri. Spinta da dati fortemente convincenti, la società tenta ancora di acquisire l’americana Illumina, sulla quale ha già lanciato un’offerta pubblica d’acquisto ostile dal controvalore di 5,7 miliardi di dollari.
Per quanto concerne le righe principali del conto economico, Roche ha precisato che il giro d’affari sarebbe arrivato a quota 42,5 miliardi di franchi svizzeri (escluso il business del Tamiflu), con una contrazione di 10 punti percentuali in termini valutari locali (cioè, in franchi svizzeri) e in incremento di 6 punti percentuali in dollari USA.
Gli azionisti attendono ora un dividendo di 6,80 franchi per azione, proposto dal consiglio di amministrazione nella prossima seduta: se l’ammontare del dividendo dovesse confortare le attese, si tratterebbe di una crescita di 3 punti percentuali rispetto al precedente, con uno sviluppo in aumento per il venticinquesimo anno consecutivo.
Forte anche di quanto conseguito in un 2011 turbolento (ma, evidentemente, non per la casa farmaceutica), Roche ha anche reso noto di aver incrementato le proprie stime sulle vendite 2012.
Per quanto infine riguarda i dati consolidati, lo sviluppo del business farmaceutico è stato pari a 1 punto percentuale (32,8 miliardi di franchi) contro la crescita del 6% del business diagnostico.
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