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Crisi: Portogallo vicino al default

Le attenzioni del mondo economico sono puntate, nelle ultime settimane, tutte sulla Grecia e sulla trattativa per la ristrutturazione del debito. Tuttavia sta assumendo connotati drammatici anche la situazione del Portogallo i cui titoli di stato con scadenza a 5 anni hanno raggiunto un rendimento del 18% con uno spread sui titoli tedeschi prossimo ai 1200 punti. Una situazione gravissima che non lascia presagire nulla di buono viste anche le caratteristiche dell’economia del paese basata molto sull’indebitamento sia per quanto riguarda le famiglie che le imprese. Insomma sembra che all’orizzonte dell’Europa stia per scoppiare un’altra bomba e per questo risulta determinante chiudere quanto prima il caso Grecia.

Nel caso si dovessero accavallare i 2 default, infatti, il problema potrebbe riesplodere e potrebbe ricominciare la pressione anche sui titoli italiani, spagnoli e francesi creando non pochi problemi all’intera eurozona. Tornando al Portogallo se è vero che il governo nega che il paese sia in un momento di grandissima difficoltà non la pensa così il presidente della confindustria portoghese che, invece, sostiene che ci sia la necessità di richiedere ulteriori aiuti internazionali.

Secondo una stima de ilsole24ore il Portogallo avrebbe problemi anche molto più seri della grecia a causa di alcune caratteristiche della propria economia che per anni si è basata sull’indebitamento. Così si scopre che le famiglie portoghesi hanno debiti per il 106% del pil contro il 65% di quelle della Grecia.

Stessa differenza per le aziende che in Portogallo hanno debiti per il 153% del pil mentre quelle greche si fermano al 65%. Se a questo aggiungiamo che per il 2012 si prevede una recessione del 3% ecco che la delicatezza della situazione è chiara a tutti.

Le banche del paese sono piene di titoli di stato (acquistati per sostenere l’economia) e rischiano di crollare da un momento all’altro. Non a caso le agenzie di rating (per quello che può contare il loro giudizio… lo riportiamo solo per dovere di cronaca) valutano il debito del paese come “spazzatura”.

Quello che preoccupa di più del Portogallo è che il problema non è solo di natura finanziaria ma è un vero e proprio problema dell’economia reale che non è più sostenibile a questo livello di indebitamento. Così mentre siamo costretti a fare sacrifici in attesa della fine delle trattative della Grecia ecco che bisogna prepararsi ad una nuova crisi paese.

Il rischio è che si possa innescare un pericolosissimo circolo vizioso che possa degenrare portando l’Europa verso la deriva. Per questo è fondamentale che i vertici europei agiscano bene e subito per portare l’eurozona fuori da quest’incubo che dura ormai da troppi mesi.

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