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Come funzionano i versamenti volontari

I contributi volontari sono uno strumento importantissimo con cui un lavoratore può integrare il versamento dei propri contributi previdenziali in periodi in cui non viene svolta un’attività lavorativa o per integrare un contratto di lavoro part time. Dopo aver ampiamente parlato della disoccupazione ordinaria e degli orari di reperibilità in caso di malattia continua il nostro viaggio all’interno del mondo dell’Inps e della previdenza, un impegno che abbiamo assunto per fare chiarezza su un settore in cui c’è ancora troppa poca informazione. Cerchiamo, quindi, di capire come funzionano e come è possibile procedere con i versamenti volontari.

Per poter ottenere la possibilità di effettuare i versamenti contributivi volontari è necessario rispondere a determinati requisiti previsti dall’Inps e inviare una richiesta alla sede Inps del proprio territorio di residenza utilizzando gli appositi moduli che vengono forniti dall’ente stesso. Una volta ottenuta l’autorizzazione si può procedere al pagamento nei termini e nelle modalità previste dalla legge.

Vediamo nel dettaglio come funziona e quali passi sono necessari per assolvere a tutte le procedure.

Come richiedere l’autorizzazione al pagamento dei contributi volontari

Per prima cosa è necessario verificare l’idoneatà del richiedente che deve avere almeno 5 anni di contributi (indipendentemente dalla loro collocazione temporale) e almeno 3 anni di contributi nei 5 anni che precedono la richiesta di autorizzazione. In sostanza l’Inps richiede almeno 5 anni di versamenti contributivi di cui 3 anni devono essere stati versati nei 5 anni che precedono la data di richiesta dell’autorizzazione ai contributi volontari presso l’ente.

Per presentare la domanda è necessario compilare il modulo 0.10/M (lo puoi scaricare direttamente da qui: modulo versamenti volontari) predisposto dall’Inps con cui puoi indicare all’ente tutte le informazioni necessarie al rilascio dell’autorizzazione.

Quando e come si pagano i versamenti volontari

Si può procedere al pagamento attraverso i bollettini postali che vengono inviati in forma precompilata (già con l’importo) direttamente dall’Inps o in via telematica direttamente sul sito dell’ente (inps.it).

Per i pagamenti arretrati la scadenza è fissata entro il trimestre successivo a quello della ricezzione dell’autorizzazione, mentre per i pagamenti correnti il termine è il trimestre successivo a quello di riferimento. Ricordiamo, comunque, che l’Inps in fase di accettazione della domanda provvede a fornire tutte le indicazioni su scadenze e modalità di pagamento in modo da rendere il tutto molto semplice e chiaro.

Per maggiori informazioni puoi consultare la guida ai versamenti volontari sul sito dell’Inps dove si possono trovare indicazioni dettagliate anche per i lavoratori parasubordinati e per i lavoratori part time. Come al solito vi ricordiamo che lo spazio qui sotto è a disposizione per chi volesse segnalare le proprie esperienze o per i lettori che volessero fare qualche domanda relativa all’argomento in questione.

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2 commenti su “Come funzionano i versamenti volontari”

  1. Sono in possesso di autorizzazione di versamenti volontari inps.in passato per alcuni anni ho pagato solo un trimestre invece dei 4. E’ possibile pagarli adesso? ora lavoro. Ringrazio se mi potete rispondere.

  2. @Umbertina: le consigliamo di contattare direttamente l’Inps al numero verde o presso la sede della sua zona.

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