Visto il crescente sentimento di odio nei confronti di Equitalia, come testimoniano gli attentati degli ultimi mesi, sarebbe opportuno rivedere il ruolo della società di riscossione e, sopratutto, la validità dei metodi applicati specialmente in rapporto alla particolare situazione economica che stiamo attraversando. Con l’attuale crisi sempre più italiani non riescono a far fronte alle cartelle esattoriali che si vedono recapitare da Equitalia che per mancati pagamenti di poche centinaia di euro possono diventare (gonfiate di more, interessi e sanzioni) anche qualche migliaio. Per questo ci sentiamo di appoggiare la proposta dell’Adiconsum, che per voce di Pietro Giordano ha proposto al Governo Monti un piano di rientro dai debiti per tutte le cartelle sotto i 30 mila euro.
L’associazione ha sviluppato un piano di rientro per le cartelle esattoriali di piccolo e medio taglio (sotto i 30 mila euro) così da tutelare i consumatori e da permettere allo Stato di sbloccare quelle cartelle che in gergo vengono dette “incagliate”.
Il piano di rietro prevede la possibilità di pagare in 6 mesi la quota capitale (ossia il solo importo non pagato senza interessi, spese accessorie, sanzioni, ecc) applicando unicamente il tasso di interesse del 2,5% eliminando, di fatto, tutte le spese accessorie che vanno a moltiplicare la somma inzialmente dovuta.
L’obiettivo dell’associazione è quello di permettere a tutti i consumatori di rientrare del proprio debito applicando condizioni eque e, allo stesso tempo, permettere allo stato di poter risolvere molte pratiche che altrimenti rimarrebbero incagliate per molti anni.
Inoltre si potrebbe allentare la pressione su Equitalia così da permettere ai dipendenti della società di riscossione di tornare a lavorare in maniera serena senza il pericolo di dover affrontare ulteriori momenti di tensione o, peggio ancora, altri attentati.
Per maggiori informazioni sull’iniziativa dell’Adiconsum consigliamo di visitare il sito web ufficiale: adiconsum.it .
Infine ci sembra opportuno segnalare ai consumatori vittime di cartelle pazze inviate da Equitalia che moltissime associazioni dei consumatori hanno organizzato assistenza gratuita per verificare se ci sia la possibilità o meno di contestare la richiesta di pagamento utilizzando gli strumenti di tutela finanziaria che la legge mette a disposizione.
Inoltre, in caso di vizi di forma, notifica avvenuta oltre i termini di scadenza o in caso di mancati avvisi precedenti è possibile fare ricorso all’organo competente (commissione tributaria, giudice di pace o giudice del lavoro). Anche in questo caso consigliamo di farsi assistere da un avvocato o da un’associazione dei consumatori.