Il governo Monti è impegnato in questi giorni nello studio del pacchetto di liberalizzazioni con cui si intende ridare slancio alla nostra economia e tornare a crescere. Tra le liberalizzazioni più attese e discusse c’è quella che riguarda le assicurazioni auto, da sempre un macigno che pesa sulle tasche di tutti gli automobilisti italiani. L’obiettivo del governo è quello di garantire una diminuzione delle tariffe già nel breve periodo così da garantire una maggiore equità di trattamento degli automibilisti italiani rispetto ai colleghi europei. Come ben sappiamo, infatti, nel nostro paese paghiamo le tariffe rc auto quasi il doppio della media europea.
Un dato non certo gratificante che ci permette di capire quanto sia urgente approvadere delle modifiche che portino ad una riduzione graduale dei costi sostenuti dalle famiglie. Ma quali sono le misure allo studio del governo? Come si pensa di riuscire a ridurre i premi delle assicurazioni rc auto in un contesto come quello attuale?
Stando alle indiscrezioni che trapelano in questi giorni le misure del governo vanno nella direzione del combattere le frodi attraverso l’inasprimento delle pene per chi falsifica le polizze auto e con una serie di strumenti che dovrebbero limitare le richieste di risarcimenti dovuti a falsi incidenti.
Da un lato, quindi, si ridurrebbe il numero di falsi talloncini di assicurazione, dall’altro si andrebbero a eliminare le frodi sulle richieste di risarcimento danni. Per quanto riguarda le false polizze il governo starebbe valutando, oltre all’inasprimento delle pene che passerebbero da 1 a 5 anni di reclusione, la possibilità di inserire dei chip nelle polizze che permetteranno di garantirne l’autenticità e che potranno essere lette da polizia e autovelox per risalire immediatamente all’assicurato.
Per quanto riguarda i falsi incidenti, invece, il governo starebbe valutando di rendere obbligatorio, per le compagnie, l’offerta di “scatole nere” per monitorare il movimento dei veicoli a fronte di un cospicuo sconto sulla polizza auto.
In pratica l’assicurato accetterebbe di farsi montare una scatola nera sul proprio veicolo in cambio di un forte sconto sulla polizza. In caso di incidente la compagnia dovrebbe verificare che dai dati della scatola nera corrisponda tutto a verità e poi procedere con il risarcimento. In questo modo si ridurrebbero in maniera significativa le false richieste di risarcimento.
In conclusione crediamo che, se tutto venisse confermato in una nota ufficiale, si potrebbe dire di essere finalmente nella direzione giusta. Le compagnie assicurative si difendono dietro lo scudo delle frodi per giustificare le alte tariffe delle polizze. Una volta eliminate gran parti delle frodi non avrebbero più scuse e sarebbero costrette a riallineare i premi a quelli degli altri paesi europei con un risparmio che potrebbe aggirarsi intorno ai 2-300 euro l’anno a famiglia.