La terribile tragedia che ha colpito la nave da crociera della compagnia Costa Crociere sta rivelando, in questi giorni, come l’errore umano sia alla base della morte di ben 5 persone (al momento) e alla possibile distruzione di uno degli habitat più belli del Mediterraneo, visto che il rischio di una fuori uscita del Greggio è molto probabile. Tuttavia il nostro è un sito finanziario e, per quanto queste tragedie andrebbero affrontate da un punto di vista umano, siamo costretti ad analizzare il risvolto economico della tragedia. Per chi non lo sapesse la Costa Crociere non è una società di proprietà italiana ma è posseduta dalla società Carnival, il più grande gruppo del mondo nel settore delle crociere.
Ovviamente è ipotizzabile che ci saranno delle ripercussioni per la Carnival già a partire dall’apertura delle borse di oggi, in quanto il suo marchio subirà, inevitabilmente, un duro colpo dall’accaduto. La Carnival, infatti, oltre a dover risarcire tutti i passeggeri della nave (parliamo di oltre 2000 persone) ha perso uno dei suoi gioielli il cui valore stimato era di circa 700 milioni di dollari.
La nave, come è ovvio che sia, era assicurata presso il gruppo Aol che dovrà risarcire circa 500 milioni di dollari ma, comunque, resta altissimo il danno in termini economici e di immagine che la Carnival dovrà affrontare in un mercato importante come quello europeo.
Proprio per questo raccomandiamo prudenza a chi avesse nel proprio portafoglio titoli azioni della Carnival o della compagnia assicuratrice Aol in quanto è possibile che i titoli vadano in sofferenza per qualche giorno. In particolare la Carnival sta aaffrontando un periodo particolarmente difficile per via della contrazione della domanda dovuta alla crisi economica e per via dei forti disordini in medio oriente.
Proprio grazie alla Costa Crociere la Carnival puntava sull’Europa per superare questo momento di difficoltà e ora, in seguito all’incidente dell’isola del Giglio, dovrà rivedere seriamente i suoi piani. Con molta probabilità per ovviare alla cattiva pubblicità che le notizie su giornali e telegiornali di tutta Europa produrranno si dovrà avviare una campagna per offrire biglietti a prezzi scontati così da invogliare nuovamente la domanda di crociere e ristabilire la fiducia dei clienti in quello che era uno dei marchi più prestigiosi del settore.
Insomma valutare i danni economici dell’incidente della nave di Costa Crociere è praticamente impossibile in quanto le variabili in gioco sono tantissime. Quello che è possibile capire è che, senza ombra di dubbio, ci saranno dei forti contraccolpi per la Carnival corporation e per il suo business.
Per ulteriori approfondimenti:
- qui è possibile vedere un brevissimo video che mostra la Costa Concordia piegata su un fianco;
- qui, invece, un breve video che mostra gli attimi concitati a bordo prima dell’evacuazione;