Che il 2012 sia un anno caratterizzato dagli aumenti si era già capito da tempo. Dopo benzina, assicurazioni, bollette di luce e gas ora arriva anche la mazzata per i cittadini stranieri che richiedono il permesso di soggiorno visto che saranno costretti a pagare da un minimo di 80 ad un massimo di 200 euro per poter avere i documenti. La norma, introdotta dal precedente governo, prevede che l’aumento entri in vigore dal prossimo 30 Gennaio 2012 ma, come era immaginabile, già si stanno moltiplicando le proteste di stranieri e associazioni di categoria.
Secondo molti l’aumento, così come è stato introdotto, non è eauo in quanto andrebbe rapportato al reddito. Tuttavia, a meno di un intervento del nuovo governo che potrebbe decidere di bloccare il tutto, il provvedimento entrerà in atto a fine mese e gli stranieri che devono richiedere il permesso di soggiorno dovranno pagare fino a 200 euro per avere i documenti in regola.
Il costo che va pagato dipende dalla tipologia di documento che si richiede:
1) Permesso di soggiorno con validità 6, 9 o 12 mesi per lavoro o per formazione professionale: il costo è di 80 euro;
2) Permesso di soggiorno con validità di 2 anni per attività lavorativa o studio: il costo è di 100 euro;
3) Rilascio di Carta di soggiorno (richiedibile per periodi più lunghi dei 2 anni): il costo è di 200 euro;
Ai sudetti costi va aggiunto un contrassegno telematico da 14,62 euro oltre ai normali documenti richiesti dalla polizia di Stato. Non entriamo nel merito della bontà del provvedimento (che non spetta a noi giudicare) ma sta di fatto che la proposta di alcune associazioni di categoria di legare questa tassa al reddito sembra alquanto improbabile.
La Polizia di Stato, infatti, sarebbe costretta a gestire una mole ancora maggiore di pratiche rallentando l’erogazione della documentazione che già ora è piuttosto lenta. C’è da sottolineare, comunque, che il pagamento dei 200 euro è un onere a carico di richiede la carta di soggiorno per periodi lunghi, quindi la maggior parte degli stranieri dovrà pagare un onere varibile tra gli 80 e i 100 euro.