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Mutui: giovani ancora penalizzati nel 2012

Non accenna a diminuire la difficoltà di accedere al credito dei giovani in Italia. Secondo uno studio dell’osservatorio sul credito che ha analizzato i dati relativi al 2009, 2010 e 2011 (ovviamente solo i primi 9 mesi dell’anno, quindi il confronto non è definitivo) le erogazioni del credito al consumo hanno subito un trand negativo facendo registrare rispettivamente un -11,2%, -5,2% e -1,4% di erogazioni rispetto all’anno precedente. Questo significa che nel 2011 il trand sembrerebbe rallentare pur rimanendo in ambito negativo. E a risentirne di più sono sempre i giovani che, complice una disoccupazione al 30%, non sono in grado di dare sufficienti garanzie alla banca.

Questa difficoltà dei giovani di accendere un finanziamento continuerà a persistere ancora per tutto il 2012 visto che alcuni analisti azzardano una lieve ripresa solo nel 2013. Ripresa che si concretizzerà di pari passo alla diminuzione della disoccupazione.

Tutto dipende da quanto le istituzioni saranno in grado di affrontare l’emergenza relativa al lavoro degli under 35, ossia la fascia di popolazione che sta pagando il costo più alto di questa crisi economica che attanaglia l’Europa e il mondo intero.

Le banche, con tutti i problemi di liquidità che hanno, non ne vogliono sentir parlare di concedere finanziamenti a lavoratori precari che potrebbero dare vita ad ingenti insolvenze.

E visto che la maggior parte dei giovani sotto i 35 anni in Italia non riescono a trovare niente di meglio di un contratto di lavoro a tempo determinato (i classici contratti a 2, 3 mesi eventualmente rinnovabili) è inevitabile che il sogno di acquistare una casa e metter su famiglia rimanga tale.

Ancora sacrifici, dunque, per tutto l’anno in corso con una lieve ripresa solo nel 2013 e a patto che le misure varate nella manovra economica dal governo, così come quelle promesse per i prossimi mesi in più occasioni da Monti, abbiano la loro efficacia nel dare ai ragazzi prospettive di lavoro nel medio lungo termine.

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