Brutte notizie per gli automobilisti italiani: l’aumento delle accise sui carburanti incluso nel decreto “Salva Italia” voluto dal governo entrerà in vigore da subito. Si parla di aumenti molto consistenti che andranno a gravare su un costo dei carburanti già di per se molto alto. L’aumento delle accise, infatti, sarà piuttosto consistente visto che parliamo di circa 8 centesimi di euro per la benzina e di 11 centesimi per il diesel. Un aumento pesantissimo specialmente in vista delle prossime festività natalizie quando milioni di italiani si sposteranno per raggiungere i propri parenti o per raggiungere il luogo di villeggiatura.
Il decreto, infatti, dovrebbe essere pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale e quindi gli aumenti saranno pressochè immediati riservando brutte sorprese agli automobilisti che andranno a fare rifornimento in questi giorni e vedranno nuovamente aumentare il costo del pieno.
Ma a preoccupare di più è l’aumento (già previsto dal decreto) di ulteriori 1,5 centesimi per la benzina e di 2,4 centesimi per il gasolio a partire dal 1 Gennaio 2013, senza considerare che prima di quella data potrebbe essere innalzata l’iva al 23% rendendo ancora più pesante il costo del rifornimento.
Tutto ciò non fa altro che avvalorare lo studio di Confcommercio che parla di un’Italia in recessione per via della perdita di potere di acquisto delle famiglie. D’altronde sarebbe difficile non parlare di recessione in un contesto in cui i redditi delle famiglie diminuiscono e i prezzi di molti beni e servizi indispensabili continuino ad aumentare senza controllo.
Un aumento della benzina di questa portata, inoltre, potrebbe avere ripercussioni negative anche su tantissimi prodotti di prima necessità (come ad esempio quelli alimentari, le medicine o anche i costi delle bollette energetiche) dando vita ad una nuova ondata di aumenti.
Una situazione pesantissima, quella dei cittadini italiani, che si vedono a dover pagare uno scotto altissimo per il bene del paese (come è stato più volte ribadito dal governo). Tuttavia, a fronte di questi sacrifici, sarebbe stato giusto poter leggere nel decreto delle misure che colpiscano in maniera evidente gli interessi economici dei, cosidetti, privilegiati con forti tagli ai costi della politica (prime tra tutte le auto blu, vera vergogna del nostro paese) e misure severissime per gli evasori fiscali.
A questo punto non resta che trovare delle soluzioni per risparmiare sulla benzina facendo rifornimento presso le pompe bianche che, seppur poco diffuse sul territorio nazionale, consentono di ammortizzare una buona parte degli ultimi aumenti.