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Default euro, l’Inghilterra corre ai ripari

La notizia ha oramai i termini dell’ufficialità (anche se, il suo principale protagonista, non è voluto scendere troppo nei dettagli): è pressochè certo che la Banca d’Inghilterra stia studiando dei piani di emergenza da applicare nell’ipotesi in cui l’euro dovesse spaccarsi. Il governatore della Bank of England, Mervyn King, ha infatti affermato come le autorità finanziarie di Londra stiano preparando dei piani di emergenza di fronte all’eventuale crollo dell’eurozona.

Si tratta di scenari ancora piuttosto lontani, sebbene il governatore si sia trovato costretto ad affermare che le possibilità di uno sviluppo così negativo stiano crescendo giorno dopo giorno, consolidando altresì i timori per una profonda recessione di tutto il Vecchio Continente nel corso del prossimo esercizio.

King si è limitato a ricordare come la propria istituzione stia preparando diversi piani, muovendosi in ciò che è stato definito “un ampio raggio di circostanze. Non intendo dare dettagli” – ha poi affermato King – “ma certamente stiamo preparando dei piani di emergenza.

Forse l’Eurozona non si dissolverà, o sopravviverà in varie forme, ma forse c’è anche la possibilità di un default. Nessuno di noi può saperlo. Non ha senso dire che c’è un singolo evento specifico contro cui dobbiamo difenderci”.

A far da eco alle dichiarazioni del governatore della Bank of England è poi Goldman Sachs, che ha affermato come l’Europa finirà in una fase recessivo nel corso del prossimo anno, trattenuta al ribasso dalla decrescita di Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. La contrazione della zona euro dovrebbe essere pari a 0,8 punti percentuali, anche se gli scenari più pessimistici parlano di un crollo della moneta unica.

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