Brutte notizie per la Seat Pagine Gialle che il 30 Novembre dovrà provvedere al pagamento di una cedola da 52 milioni ai propri azionisti. Il problema è che la società di Alberto Cappellini ha qualcosa come 2,7 miliardi di euro di debiti e senza un accordo scritto tra le parti sociali con cui si deciderà come ristrutturare il debito il cda non delibererà sul pagamento della suddetta cedola. E visti i tempi strettissimi la soluzione sembra poter essere una sola: il fallimento tecnico.
Il problema più grande è quello di riuscire a mettere tutti d’accordo in così poco tempo specialmente per quanto riguarda gli investitori privati. Tuttavia le banche stanno facendo pressione perchè l’accordo si raggiunga ed evitare di dover mettere all’asta un’azienda piena di debiti sul cui futuro pesa lo sviluppo del web e delle nuove tecnologie.
Buona parte del business di Seat Pagine Gialle veniva dai classici annunci sugli elenchi telefonici, elenchi ormai in disuso e sostituiti da internet che rende il processo di ricerca delle informazioni molto più semplice e veloce.
Settore, quello di internet, in cui la società si è buttata con ritardo ma che oggi rappresenta il 50% del fatturato del gruppo. Troppo poco, a quanto pare, visto che il titolo ha perso nel corso dell’ultimo anno ben il 70% arrivando al minimo storico di 0, 0286 euro per azione.
Tuttavia si può ancora pensare in un salvataggio in extremis della società visto che nel caso in cui si proceda con il fallimento tecnico è quanto mai probabile che gli obbligazionisti junior non vedano nemmno un centesimo del loro investimento.
Insomma domani scade il tempo massimo per capire cosa sarà del futuro di un’azienda che aveva un ruolo dominante, in Italia, per quanto riguarda la pubblicità aziendale ma che non ha saputo cogliere per tempo i cambiamenti imposti dal modello di internet e dallo sviluppo delle nuove tecnologie.
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