Uno dei problemi che il governo del professor Monti dovrà risolvere per rilanciare la nostra economia è quello, molto drammatico, dei pagamenti alle imprese che lavorano con la pubblica amministrazione. Stando ad un’inchiesta svolta da ilsole24ore.com è emerso che i pagamenti alle aziende da parte degli uffici pubblici continuano ad arrivare con ritardi insostenibili, ossia in media dopo 240 giorni. Il dato è davvero molto preoccupante perchè si tratta di una media in continuo aumento (solo un anno fa la media era di 218 giorni) e non mancano, quindi, i casi limite dove le aziende aspettano anche molto più di un anno prima di vedere pagate le proprie fatture.
Ritardi che, spesso, costringono tantissime aziende a dichiarare fallimento perchè non sono più in grado di reggere finanziariamente la propria attività dovendo aspettare per almeno 6 mesi il pagamento del proprio lavoro da parte della Pubblica Amministrazione.
Un problema tutto italiano che mette in seria difficoltà la nostra economia. Basti pensare che si stima che le aziende nel loro complesso devono avere dalla Pubblica Amministrazione qualcosa come 70 miliardi di euro di fatture emesse e non ancora pagate.
Ma cos’è che frena i pagamenti pubblici alle aziende?
In pratica, sempre secondo l’inchiesta de ilsole24ore.com, a bloccare gli uffici che si occupano dei pagamenti sono i patti di stabilità interni che costringe gli enti a centellinare spese e pagamenti. In pratica i soldi sono pochi e quei pochi che ci sono vanno gestiti secondo criteri che ne impediscono un flusso più veloce.
La regione con il primato peggiore è la Calabria i cui tempi di attesa di attestano intorno ai 940 giorni, un ritardo insostenibile per le aziende che lavorano con il settore pubblico locale.
Le imprese, infatti, per coprire le spese in attesa che arrivino i soldi dalle P.A. sono costrette a chiedere dei finanziamenti, il cui costo va ad aggiungersi a quello relativo ai lavori svolti. Insomma questi ritardi farebbero lievitare i cosati delle aziende di, almeno, il 10%, una quota insostenibile per molte realtà di piccole e medie dimensioni.
Come evitare ritardi nei pagamenti
Ma cosa dovrebbe fare il governo per ridare slancio all’economia e alle imprese che lavorano con il settore pubblico? Per prima cosa si dovrebbe avviare un processo che permetta alle pubbliche amministrazioni di ridurre gradualmente i termini di pagamento dei lavori svolti fino a portare tale soglia sul livello dei 60 giorni.
Essere pagati a 60 giorni permetterebbe a tante aziende di piccole e medie dimensioni di offrire preventivi anche più convenienti con un risparmio per il settore pubblico non indifferente. In più darebbe la possibilità agli imprenditori di continuare a lavorare senza essere costretti a chiudere per mancanza di liquidità pur vantando crediti nei confronti dello stato.
Ovviamente tale processo non può essere fatto in pochi mesi ma è fondamentale che qualcosa si faccia subito per invertire la rotta e cominciare a ridurre gradualmente i tempi così da portarli, nell’arco di qualche anno, su livelli accettabili ed economicamene sostenibili.