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Banche: è crisi di liquidità

Continua il momento di difficoltà delle banche italiane che devono fare i conti con una situazione difficilissima. Gli istituti di credito fanno sempre più fatica a finanziarsi sul mercato per via di quello che viene chiamato “rischio paese”. Uno spread tra BTP e bund tedeschi mostruoso come quello di questi giorni impedisce ai nostri istituti di credito di riuscire a ottenere liquidità a costi ragionevoli.

Noi, a dir la verità, ce ne siamo accorti già da un po, ossia da quando le banche hanno cominciato a proporre ai clienti conti di deposito ad altissimo rendimento (in molti casi ben superiore al 4%). E mancando la liquidità gli istituti di credito non possono far altro che erogare meno finanziamenti e cercare di offrire rendimenti sempre più alti ai risparmiatori.

Ed è esattamente quello che stà accadendo visto che incrociando i dati in nostro possesso, ossia quelli diffusi dai vari enti e associazioni del settore, emerge che a Settembre e Ottobre si è registrato un calo del 25-30% sulle erogazioni di mutui per l’acquisto della casa.

Gli istituti di credito tendono a chiudere i rubinetti erogando i mutui solo in determinate condizioni (come ad esempio per l’acquisto della seconda casa dove l’importo medio chiesto in prestito si aggira mediamente intorno al 50% scarso del valore dell’immobile) e a prezzi molto più alti che in passato come testimoniano gli ultimi aumenti degli spread sia dei prodotti a tasso fisso che variabile.

Un’altro dato preoccupante viene segnalato da Ilsole24ore.com che sostiene di aver avuto diverse segnalazioni di lettere inviate dagli istituti di credito ai propri mutuatari in cui vengono riportate le informazioni necessarie per poter procedere all’estinzione anticipata, anche parziale, del proprio finanziamento.

Grazie alla legge Bersani, infatti, è possibile estinguere parzialmente il proprio mutuo in funzione della propria liquidità e senza penali nel caso di mutui erogati a partire dal 2007 (per quelli stipulati prima del 2007 la penale è stata comunque fortemente ridotta). Insomma se ho un mutuo in essere di 150 mila euro e ho 20 mila euro fermi sul mio conto posso decidere di utilizzare quei risparmi per abbassare la rata del finanziamento. Quello che sorprende è che siano le stesse banche a ricordare questa possibilità ai propri clienti pur di avere un po di liquidità in più.

Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?

Purtroppo fare previsioni precise sarebbe davvero molto azzardato visto che ancora la situazione politica è molto incerta. Di sicuro quello che ci prepariamo a vivere sarà un 2012 difficile e, salvo eventi strarodinari, all’insegna di una stretta sul credito molto dura. Le banche continueranno ad avere difficoltà a finanziarsi anche qualora la situazione dei nostri titoli di stato dovesse ristabilirsi in tempi brevi.

A risentirne di più saranno ancora una volta le imprese, a cui da tempo sono stati chiusi i rubinetti, e le famiglie (in particolar modo sarà sempre più difficile ottenere i, cosidetti, finanziamenti per le giovani coppie). Questo perchè molte banche avranno la necessità di consolidare il proprio patrimonio limitando le erogazioni di finanziamento e cercando di acquisire quanta più liquidità possibile dai piccoli risparmiatori.

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