Ancora una volta il nostro paese è protagonista dell’economia europea. Ancora una volta, però, lo è in senso negativo tanto che i toni e le parole utilizzati dai principali leader dell’eurozona (Merkel e Sarkozy) ci hanno più volte accumunati alla Grecia.
Ascoltando la conferenza stampa dei 2 leader quello che traspare è un’immagine della politica economica italiana che ha perso di credibilità internazionale al punto che alla domanda “Il premier italiano vi ha rassicurato sui provvedimenti che prenderà il suo governo?” tutti si lasciano andare ad una risata poco elegante.
Ma oltre a questo spiacevole evento anche nei contenuti il vertice è stato molto duro. L’Europa chiede all’Italia di presentare le misure del tanto discusso decreto sviluppo entro mercoledì così da evitare ulteriori perdite di tempo e scongiurare la possibilità di vedere anche nel nostro paese uno scenario simile a quello della Grecia.
D’altronde il nostro paese è uno dei big più esposti come testimonia anche l’ennesimo intervento della BCE che anche questa settimana è stata costretta ad acquistare i nostri titoli di stato.
Mentre il governo continua a prendere tempo con il nostro premier che fino alla scorsa settimana sosteneva che non c’era fretta nel varare la manovra la fretta sembrano avercela dall’Europa visto che entro mercoledì Germania e Francia vorrebbero aver trovato un accordo per gli aiuti alla Grecia e sulle misure per lo sviluppo dell’economia italiana.
Fretta dettata anche dai mercati e dalla consapevolezza che solo misure tempestive e precise potranno scongiurare attacchi speculativi che forse nessuno più si può permettere.
Un conto, infatti, è parlare di salvataggio della Grecia mentre sarebbe quasi impossibile parlare di salvataggio per un paese con un’economia grande come quella italiana. Insomma la fiducia nella nostra classe dirigente è ai minimi storici mentre è la fiducia nella nostra economia e, sopratutto, sul potenziale da esprimere è ancora alto.
Proprio per questo è fondamentale che il governo vari delle misure realmente efficaci che possano dare uno stimolo alla nostra economia colpendo in particolar modo disoccupazione ed evasione fiscale, quest’ultima vera causa di gran parte dei nostri problemi.