Si era ventilata da giorni ma questa era un’ipotesi che in molti speravano potesse non realizzarsi, e invece Standard and Poor’s ha deciso di abbassare il rating sul debito del nostro paese portandolo da A+ ad A. Mentre Moody’s continua a tenerci sotto osservazione l’altra principale agenzia di rating non ci ha pensato 2 volte e ha deciso di abbassare la fiducia nei confronti dell’Italia.
Ma quali sono le motivazioni di questo pericoloso declassamento? Purtroppo sono tutte cose di cui siamo molto consapevoli…
Declassamento Standard and Poor’s
La società di rating, infatti, non fa altro che prendere nota di una debolezza marcata del nostro governo che in queste condizioni non è in grado di attuare tutte quelle riforme e prendere quelle decisioni difficili necessarie per ridare slancio all’economia italiana che è una delle più sofferenti dell’area euro.
Inoltre i continui tagli alle stime di crescita del nostro paese hanno anch’esse portato alla conclusione che il nostro debito meritasse un declassamento che, seppur rimanendo in zona A rischio di diventare molto pericoloso.
Il declassamento, infatti, porterà ad una maggiore difficoltà nel piazzare i nostri titoli di stato che necessariamente dovranno offrire interessi ancor più alti se vogliamo che qualcuno li acquisti. Questi maggiori interessi potrebbero andare a incidere sui nostri saldi di bilancio rendendo insufficiente la manovra correttiva varata in più riprese dal governo.
Governo che dal canto suo rilascia una dichiarazione ufficiale in cui dichiara che la maggioranza ha dato sempre prova di grande forza in parlamento e che le correzioni alla manovra economica rimetteranno in moto l’economia Italiana. Purtroppo non siamo i soli a pensare che ciò non sia possibile e lo dimostra il taglio di rating.
D’altronde un’investitore straniero come potrebbe fidarsi di un paese la cui economia è in balia di persone che in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo gridano alla secessione (rilanciata da Bossi proprio domenica)?
Le reazioni delle borse
Insomma una situazione non proprio semplice da gestire visto, tra l’altro, che non si sono fatte attendere le prime reazioni delle borse con le principali piazze asiatiche in negativo e l’euro che torna perdere sul dollaro portandosi su valori prossimi a 1,36.
Anche le borse europee non vanno meglio con Londra che apre a -0,74%, Parigi allo 0,75% e Milano fa registrare un -1,3% che, purtroppo, potrebbe peggiorare in giornata. Non resta che aspettare le reazioni, sia quelle interne al nostro paese che quelle degli altri paesi dell’euro, sperando che almeno il differenziale con i bund tedeschi non riprenda a correre.