Diritto al futuro: con questo emblematico nome prende forma proprio ora a Settembre il Fondo di Garanzia voluto dal Ministro della Gioventù in collaborazione con l’Abi, Associazione bancaria italiana, destinato ad aiutare i giovani ad affrontare il percorso di formazione.
In pratica si tratta di Fondi di Garanzia rivolti a sostenere l’inserimento dei giovani nella società attraverso un’adeguata formazione professionale. In poche parole possiamo dire che si tratta di finanziamenti destinati ai più giovani che così potranno affrontare gli studi in maniera più serena.
Fondo di garanzia per giovani – come funziona
Oggi, infatti, viviamo in un paese che può vantare il triste primato di avere la disoccupazione giovanile a livelli drammatici, visto che la percentuale dei giovani senza impiego è prossima al 25%.
In quest’ottica i ragazzi hanno un’unica soluzione: adeguare la propria formazione agli standard europei ottenendo specializzazioni e master che possano aumentarne le competenze e renderli competitivi a livello internazionale.
Tuttavia si sa… studiare costa non solo fatica ma anche soldi e proprio per questo ci tengo a sottolineare l’importanza di questo fondo che partirà proprio adesso a settembre e servirà per finanziare gli studenti meno abbienti.
Tra le cose che si potranno finanziare con questo fondo di garanzia segnalo gli studi universitari, i corsi di specializzazioni post-universitari, l’apprendimento di una lingua straniera, ma anche master e dottorato.
A partire da settembre a disposizione dei giovani ci sarà un fondo di 25 milioni di euro grazie al quale ogni studente potrà finanziare fino a 25 mila euro, di cui il 75% a fondo perduto.
Fondo di garanzia per giovani – requisiti
Ecco alcuni dei principali requisiti necessari per accedere al fondo di garanzia per studenti:
1) Essere in possesso di un diploma di scuola superiore con voto pari almeno a 75/100
2) Essere in regola con il pagamento delle tasse universitarie;
3) Avere un’età compresa tra i 18 e i 40 anni;
4) Essere in possesso di un diploma di laurea triennale o specialistica con voto pari almeno a 100/110;
5) Essere iscritto ad un corso di lingue di durata non inferiore a sei mesi, riconosciuto da un “Ente Certificatore”;
In conclusione
Ovviamente va sottolineato fino alla nausea che investire sulla formazione dei giovani è l’unica strada per assicurare un futuro al proprio paese. Oggi purtroppo la scuola italiana non vive un buon momento anche a seguito dei tagli degli ultimi anni che hanno ridimensionato e molto le prospettive di crescita dei meno abbienti.
Ben vengano queste inziative che premiano i giovani più meritevoli con finanziamenti agevolati e in parte a fondo perduto.