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Moody’s torna in scena con nuovi declassamenti

L’odierna giornata di trading si apre con un nuovo declassamento da parte dell’agenzia di rating statunitense Moody’s infatti anche il Giappone ha subito la medesima sorte già toccata ad una lunga lista dei Paesi nel corso del 2011. La valutazione del colosso economico nipponico scende da AA2 ad AA3 come tutte le maggiori economie mondiali che stanno soffrendo a causa del proprio debito pubblico e della lenta crescita economica. Una situazione complessa che sta rischiando di mettere in dubbio la ripresa dell’economia che tutti gli analisti davano per certa già a partire dai primi mesi del 2011.

Quest’anno il Giappone ha affrontato nel mese di marzo l’immane doppio disastro dello tsunami e della successiva crisi nucleare di Fukushima e Moody’s ha indicato nel suo giudizio anche l’incapacità del Governo nipponico di dare risposte immediate e concrete a questa situazione di profonda crisi.

Già a maggio si erano sparse le prime voci di corridoio relative ad un possibile downgrade giapponese che vengono oggi confermate portando scompiglio nei mercati di trading online a livello internazionale, ed in particolare nelle Borse asiatiche. Alla base del declassamento ci sono però anche motivazioni politiche legate all’instabilità di Governo che ha caratterizzato il paese negli ultimi 5 anni. I cambi al vertice dell’amministrazione sono stati numerosi e in molti credono siano imminenti le dimissioni dell’attuale Primo Ministro Naoto Kan; questo sarebbe il sesto cambio della classe dirigente nell’arco di 5 anni ed è diffcile immaginare riforme economiche di lungo periodo in tale contesto.

Per poter riacquisire la valutazione AA2, analisti ed esperti economici indicano la soluzione dell’aumento della produttività per tenere il deficit sotto controllo e limitare l’aumento del debito pubblico; infatti se la crescita economica raggiungesse il 3% annuo si potrebbero vedere positivi cambiamenti già nel breve periodo.

Gli Stati Uniti si trovano nella stessa situazione dopo aver perso la storica tripla A a causa dell’aumento del debito pubblico e dell’insufficiente crescita economica. La Casa Bianca e il Congresso stanno cercando una soluzione fiscale capace di aiutare il paese a rimettersi in piedi dopo la batosta del downgrade e oggi sarà Ben Bernanke ad avere la responsabilità di rassicurare i mercati finanziari e iniettare nuova fiducia nell’economia e negli investitori.

In questa situazione i mercati europei stanno cercando la direzione da prendere interpretando i diversi segnali che arrivano da oriente (chiusura negativa di tutte le piazze principali dopo il declassamento del Giappone) e dall’America (speranza sulle possibili manovre della Fed per rilanciare l’economia). Nel mercato Forex troviamo euro stabile e yen praticamente indifferente alle notizie sul downgrade.

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