Il prezzo della benzina continua a crescere tanto da essersi stabilizzato sopra agli 1,5 euro al litro e ormai i consumatori non ne possono più. Oramai il prezzo della benzina ha raggiunto un livello che è giudicato, da molti, impossibile da sostenere tanto che potrebbe portare gravissimi danni all’intera economia del nostro paese. Già nei prossimi giorni, infatti, le associazioni dei consumatori si aspettano i primi rialzi dei generi alimentari a seguito del maggior costo per il trasporto dei prodotti.
Il prezzo del carburante su livelli così alti, infatti, non appare giustificato da un costo del greggio che si attesta a oggi intorno agli 85 dollari al barile. Ma come è possibile che benzina e diesel costino così tanto?
Purtroppo questi prezzi penalizzano sia i privati che le imprese costretti in entrambi i casi a fare i conti con un costo del pieno davvero eccessivo rispetto al valore di mercato del greggio penalizzando una possibile ripresa economica.
In un periodo di diffoltà sia da parte delle famiglie che delle imprese a far quadrare i conti è evidente come il prezzo della benzina su questi livelli incida negativamente sul budget a disposizione, che potrebbe essere destinato ad altre spese.
C’è poi da considerare la natura del nostro paese che a differenza di altre nazioni punta molto sul trasporto su gomma (nel nostro paese possiamo vantare il triste primato di avere uno dei più alti rapporti tra numero di auto e numero di abitanti).
A questo punto verrebbe da chiedersi se non sia il caso divigilare con più attenzione sul comportamento, più volte criticato, delle compagnie petrolifere che senza nessun apparente motivo di carattere industriale o commercialecontinuano ad aumentare il prezzo della benzina.
Molto viene fatto dalle associazioni dei consumatori ma ancora troppo poco viene fatto dalla politica, troppo intenta a pensare ad altro piuttosto che a risolsevere i problemi reali del nostro paese.