Nicolas Sarkozy è volato negli Stati uniti per un incontro estremamente importante e ambizioso con Obama per decidere una strategia comune volta a stabilizzare il prezzo delle materie prime e delle valute. Si tratta di una riunione estremamente importante che giunge in un momento cruciale sia per l’Europa, su cui incombe la paura di un possibile default di alcuni paesi a rischio, sia sull’america che, dopo il duro colpo della crisi del 2008 sta cercando di rialzare la testa tornando ad essere quel punto di riferimento per l’economia globale che tutti conosciamo.
Proprio i temi di questi giorni con gli scontri in Algeria e Tunisia dovuti ad un aumento speculativo delle materie prime rende la questione più urgente che mai.
Anche una ristabilizzazione delle valute sarebbe accolta molto bene dalla comunità internazionale anche se questo obbiettivo appare davvero molto complicato da raggiungere.
Molti paesi tra cui la Cina remano contro, o per lo meno, non sono intenzionati a fare sacrifici di nessun tipo.
La Cina, infatti, dovrebbe far crescere (come vorrebbero da tempo gli americani) la propria valuta da molti giudicata troppo debole rispetto al reale valore ma questo andrebbe a influire negativamente sulle esportazioni del paese del sol levante.
Altro problema è rappresentato dal Brasile un paese che stà vivendo una crescita impressionante ma che è in lotta con gli Stati Uniti sempre per un discrso di valuta. Insomma, i 2 presidenti avranno diverse problematiche da ponderare perchè difficilmente tutti faranno la propria parte anche se in un epoca globale e con le difficoltà attuali sarebbe davvero riduttivo.
Non resta che sperare che si possa giungere a delle soluzioni che consentano di riportare un po di ordine e stabilità sui mercati finanziari perchè proprio di stabilità l’economia avrebbe bisogno per poter dare vita, finalmente, ad una ripresa economica che sia davvero stabile e duratura.