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Come sono andate le vendite Fiat a Novembre?

A quanto pare la difficoltà della Fiat continua a far sentire i suoi effetti visto che nel mese di Novembre 2010 sono state immatricolate circa il 24% in meno di auto rispetto allo stesso mese del 2009. Un dato, per certi versi, drammatico che testimonia il periodo di grandissima crisi del mercato dell’auto e, sopratutto, della casa torinese da molti accusata di non essere più in grado di produrre modelli di vetture in grado di conquistare i consumatori europei.

Quello che sembrano confermare questi dati è l’impressione che ci sia una certa responsabilità da parte dell’azienda nei risultati pessimi di quest’ultimo anno, anche se bisogna riconoscere che il contesto è estremamente difficile.

Per carità, infatti non ci esimiamo dal sottolineare che tutte le industrie automobilistiche stanno attraversando un momento negativo per via della crisi economica ma è pur vero che molti concorrenti stanno facendo meglio.

Marchionne, l’amministratore delegato del gruppo, è impegnato nella sua lotta con i sindati nelle fabbriche italiane addossando la colpa alla scarsa produttività dei lavoratori.

Ma è davvero così?

Secondo me solo in parte, visto e considerato che la Fiat potrebbe fare davvero di più sul piano industriale. Oltre a pensare a produrre di più e a costi inferiori bisognerebbe pensare anche a concepire auto nuove e innovative che catturino l’interesse dei clienti.

Ne sono una testimonianza le auto tedesche che, pur costando in media molto di più di quelle della concorrenza riescono a vendere volumi estremamente significativi di vetture con una fortissima propensione all’export.

Tornando ai dati ecco un piccolo riassunto delle vendite di Novembre 2010:

Quota gruppo Fiat in Europa 6,7% (contro 8,2%)
Immatricolazioni -23,7%

Non resta da capire quale sia il motivo di questa crisi del gruppo Fiat e se davvero la colpa di tutto questo può essere addossata ai singoli lavoratori piuttosto che alla mancanza di un piano industriale che si possa definire vincente o perlomeno adatto ad affrontare il difficile contesto economico e finanziario in cui il gruppo è costretto a lavorare.

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