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Crisi economica: facciamo il punto delle situazione

Il contesto attuale dell’economia mondiale resta piuttosto mal messo e visto che è da molto che non si parla di crisi economica mi sembra arrivato il momento di fare il punto della situazione. Partirei proprio dall’Europa e, in particolare, dall’Italia che in questi giorni stà attraversando uno dei momenti più difficili degli ultimi anni con un governo pressochè inesistente e una serie di contestazioni che non si vedevano da anni. Siamo di fronte ad un periodo difficilissimo per le famiglie e per le imprese e c’è bisogno quanto mai di rinnovamento e di un nuovo modo di fare politica.

Crisi economica in Italia

Gli operai della Fiat che continuano la propria lotta non sapendo cosa succederà nel prossimo futuro visto che l’azienda continua a nascondere le carte non rivelando le proprie reali intenzioni (andare via o restare e investire). La scuola pubblica messa a dura prova da tagli indiscriminati che ne minano l’efficienza e moltissimi lavoratori precari lasciati a casa.

Negozi, piccole e medie imprese, artigiani in grande crisi con una forte percentuale di attività in liquidazione. Insomma messa così l’Italia è piuttosto mal messa. In effetti anche a voler essere ottimisti la situazione in Italia non è delle migliori ma per contro il paese si regge grazie ad uno scarso indebitamento delle famiglie che, rispetto ad altri paesi, hanno mutui più bassi e meno prestiti.

C’è poi da dire che gli italiani hanno una innata capacità di rimboccarsi le maniche nei momenti di difficoltà e che seppur questa crisi economica ci stia mettendo a dura prova sono sicuro che si riuscirà ad uscirne.

Crisi economica in Europa

E in Europa come va? La risposta non è delle migliori perchè in Europa la situazione sembra davvero tragica.

Dopo la Grecia ecco arrivata l’Irlanda che l’UE ha salvato con un prestito da circa 80 miliardi di euro in parte destinato a salvare il sistema bancario e in parte a risollevare l’economia.

Ma non si fa in tempo a sistemare l’Irlanda che già spaventano i conti del Portogallo (che i più pessimisti già hanno indicato come il prossimo paese da salvare) ma anche quelli della Spagna e in misura minore dell’Italia.

Ma è davvero così grave la situazione europea?

A mio personalissimo giudizio la situazione è certamente grave ma in parte si poteva o si potrebbe stare molto meglio se i leader dei vari paesi non guardassero troppo a casa propria.

Manca una seria politica economica comune, la bce dovrebbe avere poteri più forti così da poter fare la voce grossa e rimettere in riga i paesi che non rispettano le direttive comunitarie.

L’Unione Europea appare disunita, debole e con poche idee per superare la crisi economica.

Crisi economica nel resto del mondo

Se guardiamo agli Stati Uniti gli ultimi dati sulla disoccupazione c’è poco da essere ottimisti ma rispetto a un anno fa sembra che l’economia seppur molto lentamente si stia rimettendo in moto.

Il resto del mondo (Cina, India, Brasile e Giappone in testa) guardano a quello che succede negli Stati Uniti e in Europa, da sempre i maggiori consumatori del mondo.

Se non si rimette in moto l’economia di queste 2 super potenze sembra difficile che grandi produttori come la Cina possano continuare a crescere al ritmo degli ultimi anni.

Insomma una situazione globale difficile (forse la più difficile di sempre) ma ancora una volta torno a ripetere che abbiamo una grande possibilità, ossia quella di pensare, sviluppare ed applicare un modello economico diverso… perchè con questo non si supera la crisi e non si può pensare ad un futuro economico sereno.

Immagine di: flickr

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