La Zhejiang Geely Holding Group, la compagnia auto motive cinese recentemente firmataria di un’intesa per l’acquisto di Volvo dalla Ford Motor, ha annunciato di aver intenzione di investire circa 900 milioni di dollari nel produttore auto svedese appena inglobato nella propria sfera di competenza, al fine di invertire la tendenza intrapresa dalla compagine europea, permettendo un pronto ritorno in zona di redditività.
Li Shufu, fondatore della Geely, ha a tal proposito dichiarato che l’accordo firmato con Ford Motor non produrrà i risultati attesi se Volvo continuerà a richiedere continue “trasfusioni di sangue”; Shufu, che poco prima aveva definito la società svedese come “una tigre con il cuore in Svezia, ma i cui artigli dovranno giungere in tutto il mondo”, ha poi proseguito nei propri annunci piuttosto espliciti, auspicando che nel breve periodo l’intesa possa permettere a Volvo di poter “generare autonomamente il sangue necessario per se stessa”.
Geely ha inoltre in mente di incrementare in maniera significativa i propri utili, offrendo modelli più cari della linea attuale per il mercato domestico, e vendendo circa il 50% delle proprie autovetture oltre i confini nazionali entro la data del 2015.
Di sicuro si tratta di una sfida industriale davvero molto interessante specialmente in prospettiva del rilancio di una delle case storiche della vecchia Europa come, appunto, la Volvo.
Sta di fatto che con questa acquisizione la Cina entra di diritto nel club dei più prestigiosi produttori di auto del mondo. Ora si dovrà verificare solo la capacità del management di riuscire ad affrontare la difficile sfida della ristrutturazione aziendale in vista di altri 2 o 3 anni di crisi del settore dell’auto dove un corretto equilibrio tra investimenti, contenimento dei costi e rete di vendita saranno quantomeno fondamentali.