Continua a crescere in termini percenuali l’e-commerce in Italia nonostante le vendite siano inferiori a quelle di diversi paesi Europei. L’Italia, infatti, è da sempre poco propensa ad acquistare su internet ma con il miglioramento della tecnologia che regola la sicurezza nei pagamenti il trand stà cambiando.
Nonostante la crisi finanziaria e i venti di recessione economica alcuni settori merceologici come i viaggi, abbigliamento ed elettronica fanno registrare incrementi record che vanno dal 20 al 43 %. Cifre da record che andranno ad attenuarsi quando il mercato dell’ecommerce italiano si allinerà a quello degli altri paesi europei.
Anche se, come ho già detto all’inizio, si potrebbe fare molto di più visto che paesi come la Gran Bretagna, ma anche Francia e Germania, sono decisamente più avanti rispetto a noi nel commercio elettronico, segno che da noi le novità vengono acquisite sempre con maggiore ritardo, come se il consumatore avesse bisogno di metabolizzare il cambiamento.
Ma, a dire il vero, il motivo è anche che molte aziende italiane hanno sotto valutato l’enorme crescita del web e il suo potenziale di vendita e ora la strada per rimettersi in carregiata rispetto ai concorrenti europei è dura.
I margini di miglioramento in Italia sono enormi, e in un momento di grave crisi economica, saper sfruttare mercati che fanno registrare una crescita a due cifre è di vitale importanza per la sopravvivenza di molte aziende. Oggi vendere su internet significa ampliare il numero dei propri potenziali clienti e offrire loro gli stessi prodotti a prezzi estremamente più convenienti visti i minori costi di gestione.