L’Antitrust rischia di chiudere alcuni importanti servizi rivolti ai cittadini/consumatori per colpa dei tagli decisi dal governo nella finanziaria, tagli doverosi per contenere la spesa pubblica ma che spesso sono stati disposti senza un criterio molto chiaro. Eppure il servizio svolto dall’autority appare auanto mai fondamentale per garantire una corretta competizione delle aziende sul mercato e per verificare che il rapporto con i consumatori sia assolutamente trasparente.
A denunciarlo è Antonio Catricalà, presidente dell’Authority Antitrust.
Il taglio dovrebbe essere di circa 8 milioni di euro (da 22 milioni a 14) e metterebbe a rischio importanti servizi svolti dall’autorità di vigilanza sull’operato delle imprese proprio in un momento come questo in cui se ne avverte ancor di più la necessità.
Inoltre lo Stato, proprio grazie all’Antitrust, percepisce delle enormi entrate dovute alle sanzioni che l’autorità infligge alle imprese, sanzioni che contribuiscono a rimpinguare le casse dello stato.
Il governo per tutta risposta sembra stia lavorando ad una soluzione che permettà all’Antitrust di compensare i tagli trattenendo parte di quelle sanzioni e di continuare il suo lavoro di vigilanza a tutela dei cittadini.
Insomma se da un lato molte associazioni dei consumatori chiedono maggiore incisione negli interventi da parte dell’Antitrust dall’altra questo importante ente è in difficoltà economica pur restando una fonte di entrata non indifferente.
Un controsenso tutto italiano che speriamo si possa risolvere nel migliore dei modi perchè, in caso contrario, si potrebbe dar vita ad una ferita molto pericolosa nella tutela degli interessi dei consumatori troppo spesso lasciati soli a fare i conti con un comportamento scorretto delle aziende alla continua ricerca del massimo profitto anche a costo di calpestare i diritti della collettività.