In questi giorni stiamo assistendo ad una corsa al ribasso dei prezzi del greggio che è sceso fin sotto alla soglia dei 100 dollari al barile dopo essere arrivato su valori record. Dato sicuramente positivo per ridare fiato ai consumi che erano scesi inevitabilmente di diversi punti percentuali, cosa inevitabile visto che al prezzo del greggio sono legati i prezzi di produzione di molti dei beni di più largo consumo.
Un dato che, a mio avviso, rimane sconcertante è il prezzo dei carburanti alla pompa: rimane quasi invariato!
Una diminuzione c’è stata sicuramente ma è ancora troppo poco rispetto all’attuale prezzo del petrolio. Quello che sorge spontaneo domandarsi è: perchè quando sale il prezzo del petrolio la benzina aumenta rapidamente e quando questo scende l’inversione di tendenza non è proporzionale?
Già nei giorni scorsi alcune associazioni dei consumatori avevano sollevato il problema denunciando una speculazione nell’ordine dei 6-8 cent. di euro al litro. Una situazione ritenuta ormai insostenibile da più fonti in quanto dal prezzo del carburante dipendono anche i prezzi di molti generi di prodotti di prima necessità come i prodotti alimentari e i medicinali.
E il dato sembrerebbe essere anche ottimistico!
Forse è ora di aumentare i controlli ed evitare i “prezzi di cartellino” tra le compagnie favorendo una reale libera concorrenza nel settore a tutto vantaggio dei consumatori.
O forse sarebbe ora di cominciare a valutare soluzioni alternative, più pulite ed economiche che permettano un reale e più sostenibile sviluppo dell’economia globale.
Puoi leggere anche: come risparmiare sulla benzina, guida pratica al risparmio di carburante quando sei alla guida del tuo veicolo.
1 commento su “Petrolio: scendono i prezzi del greggio”