Continua la corsa dei prezzi anche nel mese di Agosto e gli italiani di conseguenza tendono a spendere meno nonostante le previsioni che vedevano in rialzo i consumi. Questo è quanto affermano le associazioni dei consumatori che chiedono al governo una riduzione dei prezzi di alcuni prodotti e servizi di primaria necessità e sgravi fiscali che, al momento, ancora non si sono neanche lontanamente visti.
Certo i dati di Agosto non sono dei più incoraggianti: inflazione al 4% e consumi diminuiti in media del 3,5% (basti pensare che solo il settore dei saldi ha fatto registrare un -5% rispetto al 2007). Per non parlare dei rincari di beni di prima necessità come l’acqua! Le tariffe sono aumentate del 35% in 5 anni.
A Genova solo nel 2008 c’è stato un aumento del 10,8%, a Roma del 3,2 e a Torino del 7,9. E gli italiani non ce la fanno più!
Solo negli ultimi mesi sono state più di tremila le telefonate ai call-center del garante per i prezzi da parte di cittadini infuriati per i continui aumenti, in particolare delle assicurazioni e dei generi alimentari.
Quello che è certo è che occorre ora e subito una manovra che tuteli i consumatori e ridia fiato all’economia (favorendo i consumi) per far si che si torni a crescere.
La crescita, infatti, è un fattore assolutamente fondamentale per sperare in un miglioramento della nostra economia così da superare la crisi economica nel più breve tempo possibile. Tuttavia per assicurare una crescita che sia stabile e duratura sono necessarie manovre strutturali importanti e condivise con le parti sociali.
Al giorno d’oggi, infatti è impensabile poter crescere se il divario tra i prezzi dei beni e servizi di consumo e i redditi delle famiglie continua a crescere a questo ritmo. Il rischio è che nel lungo periodo si possa innescare una pericolosa recessione che danneggi in maniera drammatica il nostro paese.