La compagnia petrolifera Sinopec, società cinese numero uno in Asia nella raffinazione, prevede un forte calo della domanda di greggio in Cina nella seconda metà del 2008 a seguito della diminuzione di ordinativi dovuti alla crisi economica in corso con il crollo dei consumi negli Stati Uniti. L’annuncio, che ha suscitato molto interesse a livello mondiale, potrebbe avere ripercussioni importanti sull’attuale prezzo del petrolio.
A cosa è dovuto questo calo nella domanda di greggio?
A quanto sembra molte aziende cinesi nei primi mesi di quest’anno hanno aumentato le loro scorte per paura di rincari e difficoltà nell’approvvigionamento durante le olimpiadi.
Ora evidentemente queste scorte andranno smaltite e conseguentemente diminuirà la domanda di greggio. Insomma credo sia giusto sottolineare che il il taglio delle scorte di petrolio non sarà dovuto solo al calo della domanda dovuto ad un calo dei consumi, ma anche, alla necessità di smaltire delle scorte eccessive accumolate in funzione della paura di rimanere a secco di greggio.
Tuttavia visti i numeri che si registrano in Cina ogni volta che si parla di consumi un calo della domanda può avere ripercussioni, seppur, lievi, sul prezzo del greggio a livello intenrazionale. La cina, ormai, rappresenta una superpotenza economica in grado di modificare sensibilmente gli equilibri mondiali.
Proprio per questo ogni variazione dei consumi di quella che da molti viene definita come la vera locomotiva del mondo va a incidere in maniera significativa sulla determinazione del prezzo del greggio portando variazioni molto significative che potrebbero avere ripercussioni non di poco conto.