Sono giorni piuttosto caldi per i componenti dell’esecutivo e i parlamentari. L’obiettivo è infatti quello di arrivare a delle immediate variazioni dei contenuti più delicati della manovra Monti, al fine di poter snellire il procedimento di approvazione parlamentare, soprattutto nell’ipotesi in cui non venga posta la fiducia al primo grande provvedimento del nuovo governo.
Ma quali sono i punti principalmente oggetto di discussione?
- Indicizzazione delle pensioni: il ministro Fornero aveva stabilito il blocco della perequazione per tutte le pensioni di importo superiore al doppio di quelle minime; una decisione che aveva provocato la levata di scudi da parte dei sindacati, che hanno richiesto un provvedimento più leggero in merito. Sembra ora certo che il limite al blocco della perequazione possa essere innalzato dai 976 euro ai 1.400 euro, per un importo pari a tre volte la pensione minima.
- IMU più leggera: il secondo nodo da sciogliere è relativo all’IMU. L’obiettivo di chi chiede cambiamenti, è quello di un abbassamento dell’aliquota impositiva sul valore catastale, soprattutto per quanto concerne la prima casa. Altra ipotesi è quella di innalzare la franchigia di 200 euro, prevista dalla manovra Monti, al di sotto della quale non sarà necessario versare imposte.
I due punti di cui sopra hanno trovato disponibilità da parte dei membri dell’esecutivo, che pertanto potranno accogliere eventuali proposte. Il tutto, a patto che si trovi una copertura adeguata per le stesse variazioni: la sola indicizzazione delle pensioni per la fascia dai 976 euro ai 1.400 euro ha un costo pari a 4 miliardi di euro. Denaro che potrebbe essere ottenuto attraverso un prelevamento extra sulle baby pensioni, o aumentando l’aliquota di tassazione sui capitali scudati.
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